Uta Blue Day. Giornata mondiale sulla consapevolezza sull’autismo

I bambini di Uta si stringono in un abbraccio collettivo

“I bambini sono un po’ tutti speciali,
hanno un cuore leggero con le ali,
c’è chi ha un’esigenza differente,
non essere indifferente!
Specialità è ricchezza e unicità,
aiutarsi è normalità,
aiutarsi dà felicità”.

di Carmen Corda

Cantando in coro questa canzone, i bambini dell’Istituto Comprensivo di Uta hanno dato il loro contributo alla Giornata Mondiale sulla consapevolezza sull’autismo, stringendosi idealmente in un abbraccio collettivo. Parole semplici che contengono il segreto per vivere bene insieme, nella quotidianità: specialità, ricchezza, unicità, ma soprattutto cuore.La Giornata Mondiale sulla consapevolezza sull’autismo, istituita dalle Nazioni Unite il 18 dicembre del 2007, ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul disturbo dello spettro autistico, nella speranza che questo possa contribuire a migliorare la qualità della vita, non solo delle persone affette da questo disturbo, ma anche dei loro familiari. È importante fornire corrette informazioni sull’autismo, troppo spesso definito sbrigativamente ed erroneamente una malattia, rafforzando stereotipi e pregiudizi che purtroppo si traducono in discriminazione e isolamento.

Cosa sia il disturbo dello spettro autistico è difficile spiegarlo nello spazio di un articolo, ma si può iniziare con il comprendere alcune cose fondamentali. Le difficoltà principali sono legate alla comunicazione e alla interazione sociale, difficoltà cui si associano comportamenti inusuali, ripetitivi o stereotipati; all’origine di questi disturbi vi sono sia fattori genetici, sia fattori ambientali. È fondamentale che ognuno di noi impari a conoscere e misurarsi con tutto questo, in modo da poter entrare in relazione con le persone affette da questo disturbo nel modo più corretto e rispettoso possibile. È una responsabilità collettiva alla quale tutti siamo chiamati, indistintamente. L’invito è quello che ci hanno rivolto oggi i bambini con il loro coro: non siate indifferenti!

Sono tante le associazioni specializzate che operano nel territorio, presso le quali si possono rivolgere domande agli esperti, conoscere le testimonianze delle famiglie, sentire i loro racconti le loro esperienze. Perché si sottolinea questo? Perché è fondamentale che alle competenze specialistiche vi siano le cosiddette competenze diffuse. Trattandosi di una disabilità permanente che accompagna per tutta la durata della vita è importante che vi sia una inclusione piena e non limitata alla vita scolastica; per questo motivo è necessario un impegno comune per la creazione di sistemi e luoghi di vita non solo educativi ma anche ricreativi, ludici, sportivi e lavorativi. Sì lavorativi, perché il bambino non sarà per sempre bambino, quindi bisogna potenziare al massimo le autonomie individuali. Non ultimo, un sistema di trasporti adeguato. Soltanto in questo modo si potrà avere una inclusione piena che sia un vero e proprio progetto di vita che dia piena attuazione al diritto alla normalità.

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