Adolescenza, tempo di cambiamenti. L’importanza del gruppo

Un gruppo di adolescenti
 
di Monica Atzei
 
L’adolescenza è il periodo dei più profondi e complessi cambiamenti, sia fisici che psicologici. Se la trasformazione fisica è forse più rapida ed evidente di quella psicologica, questa è però più difficile da capire e interpretare. In generale, il periodo dell’adolescenza può considerarsi concluso nel momento in cui il ragazzo riesce ad assumere modelli di comportamento abbastanza stabili con se stesso e verso il mondo esterno. Ma non sempre tutto fila per il verso giusto…

Una tappa fondamentale dell’adolescenza è l’appartenenza al gruppo: il gruppo di amici, infatti, è uno degli elementi di cui l’adolescente ha più bisogno, esso domina i suoi pensieri e i suoi comportamenti. Il gruppo è un insieme di persone, e ciò è molto importante, il cui comportamento è soggetto a influenzarsi reciprocamente e generalmente è composto da ragazzi/e della stessa età e allo stesso livello di sviluppo emotivo o capacità intellettuale. Il gruppo ha una sua funzione, infatti funziona da difesa contro il disorientamento, è un luogo dove mettersi alla prova ed è un punto di riferimento per la propria identità. L’azione del gruppo ha la prevalenza sul singolo; nel gruppo è possibile il confronto; al suo interno si possono fare esperienze, anche quelle che fanno paura, oltre a quelle che fanno piacere. È un passaggio di costruzione, ci sono regole da rispettare al suo interno, mutuate dalla società in cui il gruppo vive o date autonomamente; è difficile che un ragazzo violi le regole del gruppo, perché non potrebbe permettersi di essere escluso da esso.

L’adolescente può far parte di vari gruppi e in ognuno di essi porta sia il bisogno di mettere alla prova il proprio essere attivo e di verificare i propri giudizi e valori attraverso l’opinione degli altri, sia il bisogno di sicurezza e protezione. Il confronto continuo e costruttivo con se stesso e gli altri, i coetanei, consente un innalzamento dell’autostima, conseguente dal verificare la propria coerenza tra comportamento, valori morali personali e giudizi. Il sostegno del gruppo avvia alla conferma e al rinforzo, l’avere un ruolo nel gruppo rassicura sulle angosce individuali e soddisfa il bisogno di sentirsi sicuri.

In seguito, a seconda dei cambiamenti, l’adolescente oscilla tra l’uso del gruppo come protezione e rassicurazione oppure come stimolo e sostegno al proprio sperimentarsi ed identificarsi. La ricerca della propria identità avviene attraverso il continuo sforzo di definire e ridefinire se stesso e gli altri, confrontandosi anche in modo irruento.

I giovani di oggi sembrano sicuri ma hanno tanti bisogni affettivi e la loro paura maggiore è quella di rimanere soli, di essere estromessi dal gruppo e dai legami sociali, se sono riusciti a costruirne dei buoni. Il regalo che possiamo fare agli adolescenti è dedicare loro un po’ di tempo, solo per loro e quando lo desiderano, fare “gruppo” anche noi, cercando di stabilire relazioni migliori affinché i ragazzi si sentano accolti e ascoltati.

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