Anche a Decimomannu la campagna “Posto occupato” contro la violenza sulle donne

L’Amministrazione comunale, in occasione della kermesse “Con le Donne”, sta promuovendo l’iniziativa “Posto Occupato”. Una campagna di sensibilizzazione, un gesto simbolico ma concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza da attuarsi lasciando un posto occupato con una sedia vuota tra quelle dedicate alla cittadinanza nelle varie strutture comunali, durante tutto il mese di marzo.

Il “posto occupato” è stato lasciato nell’aula del Consiglio comunale, presso la sala d’attesa dell’ufficio della Sindaca, nella sala del Teatro Antica Valeria e presso la sezione generale della biblioteca comunale. Su questi posti è stata attaccata la locandina. Sono state invitate all’iniziativa le istituzioni scolastiche pubbliche e private, le attività commerciali, la Parrocchia e gli ambulatori del paese.

Anche il circolo ARCI Bauhaus e la testata Vulcano dicono NO alla violenza sulle donne e alla violenza in genere. Una sedia vuota coperta con un drappo rosso è stata posizionata all’interno della nostra redazione, in via Cagliari 22 a Decimomannu.

Campagna "Posto Occupato"

Il “Posto Occupato”

La campagna “Posto Occupato” è una campagna virale, gratuita, partita da Rometta (provincia di Messina) nel 2013, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione nei confronti di un fenomeno, la violenza sulle donne, che si configura come una piaga sociale, purtroppo, oltre il limite dell’emergenza.

I numerosi, quotidiani, casi di donne sottoposte alle forme più varie di vessazione, da quella psicologica a quella fisica fino alle conseguenze estreme, attraverso l’ultimo atto estremo irreversibile, il femminicidio, rendeva necessario un costante richiamo alla visibilità di questa piaga sociale affinché non venisse sovrastato dalla mole di notizie che ci raggiungono attraverso tutti i mezzi di comunicazione.

E impedire che il problema, subito dopo, torni a rinchiudersi sempre e solo all’interno delle mura delle case dove i sopravvissuti di quelle mamme, figlie, sorelle, amiche, vicine di casa, colleghe rientrano.

L’estrema semplicità della sua realizzazione, occupare simbolicamente un posto con un cartello che illustra il logo ed espone l’obiettivo della campagna (scaricabile da sito postoccupato.org e disponibile in più lingue) ha avuto velocemente un riscontro sorprendente. Su tutto il territorio nazionale.

Quel posto “vuoto”, a simboleggiare chi avrebbe potuto occuparlo e non può più, ha colpito emotivamente singoli e istituzioni che da subito hanno aderito in gran numero. Le adesioni estemporanee in caso di eventi, mostre o concerti sono continue; le istituzioni che deliberano di dedicare in modo permanente uno o più posti sono in continuo aumento. 

Perché “quel” posto, sarà riservato per sempre da chi avrebbe voluto, potuto e dovuto essere presente. E quel posto è anche monito silenzioso.
Suggerisce di NON sottovalutare MAI i sintomi della violenza perché è quello il rischio che si corre. Quelle donne cancellate; assenza presenza, una memoria tangibile.

Da quel giugno 2013 centinaia, migliaia di persone, uomini e donne, da sud a nord, ogni giorno riservano “quel” posto, ovunque.

Per eventuali chiarimenti, segnalazioni, informazioni scrivere a: info@postoccupato.org

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