Assemini. Dissesto idrogeologico e mitigazione dei rischi: anche per Truncu Is Follas prevista la messa in sicurezza

di Alberto Nioi

A proposito di rischio idrogeologico e di opere finalizzate alla prevenzione dei danni causai da eventi alluvionali, questi ultimi, per l’Amministrazione comunale di Assemini, sono stati anni di impegno molto intenso. Lo dimostra il costante lavoro di pianificazione e programmazione di importanti opere attese da anni, a cui è stato dato puntuale seguito con la loro materiale esecuzione.

La carta dei vincoli idrogeologici di AsseminiEsempi fra tanti sono le opere che assicureranno il deflusso delle acque piovane in località Canalis, lungo le vie Trieste, Bologna e Ancona, nello storico quartiere di Montelepre, dove è in corso di realizzazione una canalizzazione interrata lungo le strade e sotto la ferrovia sino alla zona di Terramaini, che consentirà di recapitare le acque meteoriche in area fluviale; oppure l’opera di deflusso delle acque piovane attorno all’avvallamento del Corso America, che grazie ad un nuovo canale realizzato da via Ciusa sino al rio Sa Nuxedda (passando sotto la ferrovia) allontanerà dal centro abitato le acque piovane che, a causa delle pendenze naturali, si concentrano in questa parte del quartiere. L’elenco di cose fatte è lungo e tanto ancora si dovrà fare. C’è da curare un territorio che soffre da anni delle conseguenze del dissesto idrogeologico causato dall’impetuoso sviluppo urbano degli anni ’70.

Immagine satellitare degli eventi da realizzare ad AsseminiProseguendo in questa costante opera di ripristino e recupero della funzionalità idraulica del territorio, un ultimo tassello lo ha recentemente aggiunto la Giunta Comunale con l’approvazione a fine marzo 2018 del progetto di fattibilità, relativo ad alcune opere previste nella frazione di Truncu Is Follas. Truncu Is Follas è una zona edificata del Comune di Assemini, posta a ridosso della s.s. 130 e molto vicina all’abitato di Elmas. La zona, prevalentemente residenziale, è stata edificata in maniera “spontanea” anni fa in un’area soggetta a periodici allagamenti e i cui problemi sono andati crescendo a causa della presenza della superstrada che, sostanzialmente, ostacola il naturale deflusso dell’acqua in direzione laguna di S.Gilla. “Per risolvere questa problematica – dichiara l’assessore alle Opere Pubbliche Gianluca Di Gioia – abbiamo messo in piedi uno studio completo che ha analizzato la situazione al contorno e sviluppato soluzioni possibili. Purtroppo il contesto è compromesso e i margini di manovra sono stati pochi perché tutto il territorio è ad alta vulnerabilità idraulica. Assieme al Comune di Elmas si è lungamente discusso sulla esigenza di salvaguardare i residenti “dirottando” il flusso dell’acqua che naturalmente converge verso l’agglomerato di Truncu Is Follas ma anche cercando di preservare il centro abitato di Elmas, più a valle, dove l’acqua, per questioni morfologiche, dovrà comunque essere convogliata”.

Lo studio, condotto dall’ing. Italo Frau in qualità di consulente del Comune di Assemini, ha portato ad individuare una soluzione progettuale che si basa su due sistemi di opere da realizzare in due delle aree più esposte dell’agglomerato urbano. Il primo sistema consiste nella realizzazione di un tratto di canale a cielo aperto che devierà le acque di dreno al vicino rio di Sestu, evitando che raggiungano la zona abitata. Il secondo prevede l’individuazione di un bacino di laminazione a monte della strada dei Canadesi che funga da “vasca di raccolta” in caso di precipitazioni abbondanti, di una nuova condotta che scarichi queste acque sul rio Sa Murta e di un sistema di troppo pieno che entri in funzione in caso di piogge eccezionali.

“La vasca di laminazione avrà un volume d’acqua di circa 44500 metri cubi – continua l’esponente della giunta – che potrà essere rilasciata più a valle molto lentamente e dopo l’evento meteorologico massimo. Su questo ambito un area di circa 4,5 ettari di zona agricola dovrà essere vincolata al fine di salvaguardare i residenti e le aziende presenti a valle e quindi nell’abitato di Elmas”. In un primo momento per l’intervento si ipotizzava l’impegno di 500mila euro ma una analisi più realistica e approfondita ha determinato che i costi per le opere necessarie per la soluzione della problematica ammonteranno molto più realisticamente a circa 3 milioni di euro. Considerata l’entità dell’impegno finanziario per le casse dei Comuni coinvolti e valutati i benefici anche di livello sovra comunale, il progetto verrà portato all’attenzione dell’Autorità di Distretto Idrografico per i relativi nulla osta e alla Città Metropolitana di Cagliari per la richiesta di finanziamento.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *