Assemini, via Coghe: i fenicotteri sotto casa!

di Alberto Nioi

Quella del 2017 è stata un’estate “calda” per il quartiere oltre ferrovia: escludiamo questioni climatiche ovviamente per condizioni meteo drammaticamente simili al resto della città.

Battute a parte, la vicenda della discarica sequestrata alla Fluorsid (industria chimica che opera nel territorio dagli anni ’50), le enormi difficoltà denunciate dai residenti e dagli agricoltori della zona causa polveri irrespirabili e i riflettori nuovamente accesi sulla irrisolta questione delle bonifiche (auspicate) delle montagne di sterili della ex laveria di via Coghe, hanno messo in luce, ancora una volta, la fragilità di questa parte di città stretta nella morsa di attività industriali insalubri troppo vicine alle abitazioni.

Da qualche settimana, in via Asproni, funziona la centralina per il monitoraggio delle polveri richiesta dal sindaco Puddu e ora che tutto è fermo nella più lontana discarica di Terrasili in attesa degli sviluppi giudiziari, nei piazzali della vicinissima ex laveria ci si adopera con abbondanti annaffiature in lungo e in largo (adesso sì) col proposito di abbattere sino agli ultimi granelli di polvere che a quella centralina non ci devono arrivare! Clima caldo e teso, si, in via Coghe.

Fenicotteri nel ponte di via Coghe ad Assemini
Fenicotteri nel ponte di via Coghe ad Assemini

Ma in Danimarca non c’è solo del marcio (vedremo) e il quartiere da qualche giorno sorride un po’, perché non è da tutti scendere sotto casa e andare ad ammirare i fenicotteri. Succede infatti che da poche settimane una decina di splendidi fenicotteri rosa abbia scelto come area di sosta un tratto di canale vicinissimo alla via Coghe e al ponte che attraversa il Flumini Mannu e il Cixerri. Sono stati osservati già nell’ultima decade di luglio ed ancora in questi giorni, segno che le condizioni ambientali del corpo idrico che li accoglie evidentemente sono molto migliorate.

Esattamente un anno fa da queste pagine, davo conto di un evento estremamente importante, a cui ho avuto la fortuna di assistere, ovvero il ritorno della testuggine palustre (documentata anche con qualche scatto fotografico) in quelle acque che sino a due anni prima erano una cloaca a cielo aperto. Giusto per capirci sto parlando del primo canale che si incontra uscendo da Assemini percorrendo la via Coghe, conosciuto da sempre come una fogna maleodorante. In realtà si tratta di un canale di bonifica in cui però da sempre sono stati riversati parte degli scarichi fognari cittadini e che su cui ancora un’ultima condotta (le altre sono state tutte intercettate dalla rete che capta e rilancia i reflui al depuratore di Macchiareddu) continuava a scaricare.

Grazie alle sollecitazioni del comune e all’intervento di Abbanoa dall’anno scorso lo scarico è stato eliminato e i risultati si sono visti subito. Sono bastati pochi giorni di piogge abbondanti questo inverno a ripulire lo specchio d’acqua da gran parte del limo inquinato ed oggi, a parte i soliti rifiuti abbandonati che si ritrovano dappertutto la situazione sembra molto migliorata.

La natura ha una straordinaria forza rigeneratrice e lo si nota subito anche qui: si possono osservare i pesci che sono tornati, con un po’ di fortuna le testuggini d’acqua dolce, aironi e garzette, insomma si ricostruisce la catena alimentare. Ora sono arrivati pure i fenicotteri che evidentemente si trovano bene. Pensare che c’è voluto così poco perché questo piccolo miracolo succedesse: nonostante tutto, dopo tanti problemi almeno una buona notizia.

Si, in via Coghe hanno i fenicotteri sotto casa. Che sia di buon auspicio e che per voi (che ci abitate) il futuro sia… più rosa.

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