Cagliari, il DS Carli: «Ci aspetta un grande 2020»

Il DS Marcello Carli - © foto Antonio Cinus
© foto Antonio Cinus

Il Direttore Sportivo del Cagliari Marcello Carli ha incontrato i media nella sala stampa della Sardegna Arena. Un’occasione per salutare il nuovo anno, fare il punto sull’ottimo avvio di stagione del Cagliari e parlare di futuro e mercato.

La conferenza stampa è iniziata con l’ormai immancabile domanda sul “caso-Nandez”: «Il ragazzo è tornato bello riposato, la sosta gli ha fatto bene. È un giocatore del Cagliari e non intendiamo privarcene, farà un grande girone di ritorno. L’appuntamento in Tribunale? Il calciatore non c’entra, è un discorso che riguarda il procuratore che detiene i diritti d’immagine. La società è molto serena». 

CRESCITA «La squadra ha disputato un ottimo girone d’andata. Questo anno per noi è fondamentale, non cederemo i nostri migliori calciatori. Abbiamo iniziato un percorso importante qualche mese fa, stiamo iniziando a costruire il futuro. Figuriamoci se pensiamo di vendere qualcuno».

PORTIERI «Siamo molto felici per l’immediato ritorno di Cragno. Olsen si è rivelato un ottimo portiere, a fine mercato eravamo in emergenza e abbiamo scelto lui per per sistemare il reparto. Ora è tornato anche Alessio e sarà una bella competizione, giocherà chi sarà più in forma. Abbiamo anche Rafael e quindi in rosa ci sono tre potenziali titolari. Non vogliamo cedere nessuno. Aresti è un discorso a parte, potrebbe lasciare Cagliari per qualche mese e andare all’Olbia».

ABBONDANZA «Abbiamo costruito una buona squadra anche grazie alla cessione di Barella. Per crescere bisogna avere una ventina di titolari. Cragno e Pavoletti fuori lista? Ci abbiamo pensato, troveremo una soluzione. Birsa e Mattiello? Valuteremo se ci saranno delle opportunità per chi ha giocato meno. Birsa da quando è arrivato a Cagliari ha avuto mille problemi, ma ha tanta qualità». 

IL PUNTO «La squadra, l’allenatore e lo staff tecnico hanno fatto un ottimo lavoro. Il Cagliari ha 29 punti e se li è meritati tutti; in alcuni casi si raccoglie più di quanto si è seminato, in altre circostanze accade il contrario. A parte la prima partita col Brescia abbiamo sempre giocato bene. L’importante è scendere in campo con determinazione e uscirne a testa alta. Il gruppo è cresciuto e ha tanta personalità».

MERCATO «Abbiamo grande rispetto per i nostri calciatori, migliorare questa squadra è molto difficile. In rosa c’è un giocatore forte come Pavoletti che nel giro di un mese e mezzo potrebbe tornare a disposizione, Cragno è sulla via del recupero. L’unico problema riguarda i difensori centrali: Ceppitelli ha difficoltà a guarire e farà alcuni accertamenti da uno specialista, Pisacane lunedì è squalificato. Dobbiamo decidere se intervenire in quel reparto, anche se abbiamo Walukiewicz che è un classe 2000 con ottime prospettive. Juan Jesus, Cistana e Tonelli? Qualcuno ha fatto questi nomi, a Cistana non abbiamo mai pensato. I nomi dei calciatori che abbiamo in mente non li faccio».

NAINGGOLAN «Il Presidente ne ha parlato qualche giorno fa in modo serio e onesto. È una situazione non semplice, il calciatore è in prestito secco e ha una valutazione importante. In questo momento non posso promettere ai tifosi che Radja rimarrà qui il prossimo anno. Se ci fosse la possibilità di tenerlo il Cagliari farebbe di tutto, come accadde lo scorso anno quando si presentò l’opportunità di prenderlo dall’Inter».

CAGLIARI GRANDE PIAZZA «La situazione nell’arco di un anno e mezzo è cambiata tanto. È più facile portare i giocatori a Cagliari vista la posizione in campionato della squadra e i giocatori di livello come Nainggolan».

IL GRUPPO «Abbiamo ottimi calciatori e grandi risorse in casa nostra. Se abbiamo 29 punti il merito è di tutti, anche dei più giovani che hanno ancora bisogno di inserirsi ma hanno dato il loro apporto. Ho visto una crescita globale dei ragazzi, specialmente nella partita di Coppa Italia. Faccio l’esempio di Daniele (Ragatzu, ndr), che dal primo allenamento è cresciuto tanto anche sotto il profilo della professionalità». 

ESTERNI «Pellegrini e Lykogiannis sono reduci da prestazioni altalenanti, ne sono consapevoli. Sono due ragazzi che hanno grandi potenzialità e possono fare meglio, devono dare di più. Stesso discorso per la corsia destra, Paolino Faragó ha giocato benissimo dopo il rientro dall’infortunio e ora sta un po’ rifiatando. Sugli esterni non faremo investimenti». 

IONITA «Nessuno dei nostri calciatori ha chiesto la cessione. Ionita? Io lo considero un titolare e a gennaio non partirà. A volte lo vedo dispiaciuto e arrabbiato perché gioca meno, ma si sta allenando alla grande e serve anche il suo contributo se vogliamo ottenere un grande risultato a fine campionato».

RINNOVI «Abbiamo tre giocatori in scadenza di contratto, dobbiamo valutare la situazione. I ragazzi si stanno comportando con serietà e professionalità e devono stare tranquilli: i rinnovi sono possibili».

ETÀ MEDIA «Cagliari tra le formazioni più vecchie? Abbiamo dei giovani importanti come Caligara e Despodov che ora sono in prestito; li seguiamo con attenzione, stanno facendo benissimo». 

OBIETTIVI «Mantenere questa posizione di classifica è molto difficile, 29 punti in 17 gare sono un risultato straordinario. Dobbiamo continuare a giocarcela con tutti senza timore, dobbiamo rompere le scatole anche alle grandi. Non so dove può arrivare questa squadra. Il nostro obiettivo è stare sulla parte sinistra della classifica. L’importante è che questo sia il primo passo per poi mantenere un alto livello nel corso dei prossimi anni. Il nostro modello dev’essere l’Atalanta, che è arrivata in alto e ci sta rimanendo».

LA PRIMAVERA «Stanno facendo un campionato straordinario. Ringrazio Pierluigi Carta, Daniele Conti, Andrea Cossu, Colombo che lavora al mio fianco. Questa Società sta crescendo perché sta maturando anche dal punto di vista dirigenziale, oltre che sotto l’aspetto tecnico. Inoltre i dirigenti trasmettono un grande attaccamento ai colori, questo è un valore assoluto. Il Cagliari è in ottime mani». 

Luca Pes

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