Cna ed emigrazione studentesca

Studiano lontano dalla Sardegna e molto spesso restano fuori anche dopo la laurea per lavorare. Sono gli studenti sardi secondo il dossier del Centro Studi della Cna regionale. Un fenomeno che penalizza l’Isola sul piano della crescita.

I dati raccolti dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato dicono che gli studenti universitari sardi erano 47.464 nel 2010-2011 e sono diventati 35.842 nel biennio 21-22. Nello stesso tempo, sono aumentati gli iscritti sardi nelle università di altre regioni: da 6.040 a 7.184.

Per molti, andare a studiare fuori dall’Isola è solo il primo passo verso un trasferimento definitivo.  

Secondo il presidente e il segretario della Cna sarda, Luigi Tomasi e Francesco Porcu: «un’esperienza di studi fuori dall’Isola non è necessariamente un fattore negativo, ma a patto che sul fronte interno si lavori per creare le condizioni propizie per favorire il rientro». L’emigrazione degli studenti si porta appresso un altro fenomeno, quello dell’invecchiamento della popolazione: la fascia tra 18 e 24 anni ha perso quasi 22 mila residenti in 11 anni. 

Gli atenei sardi non sembrano in grado di attrarre studenti dal resto d’Italia e a questo si aggiunge la scarsa propensione del mercato del lavoro isolano a occupare giovani laureati. Tutto questo si traduce in un tasso di disoccupazione dei giovani tra 18 e i 24 anni che nell’ultimo quadriennio è stato del 20%, contro la media nazionale del 14%. Il dato dei giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano non lavorano e non cercano lavoro è superiore al 25%, a livello nazionale del 22%.

 

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