Conte vara il nuovo “Decreto Natale”: stretta sugli spostamenti per evitare la terza ondata

 

 

Di Francesca Matta

 

Nella serata del 18 dicembre, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato con una conferenza stampa, trasmessa a reti unificate, il nuovo “Decreto Natale” che stabilisce tutte le norme da seguire durante le festività di Natale, Capodanno ed Epifania. L’obiettivo è chiaro: scongiurare una terza ondata a gennaio.

Una stretta necessaria, quella del nuovo decreto, dato che nonostante le restrizioni attuate precedentemente, il Coronavirus non sembra arrestarsi e continua a circolare diffusamente in tutta Italia: Nella giornata del 18 dicembre 2020 il rapporto tra tamponi effettuati e positivi è in aumento al 10% (+0,2% rispetto al giorno precedente).

Ad oggi soltanto in Italia si contano 1,92 milioni di casi di positività dall’inizio della pandemia (febbraio 2020), di cui 1,23 milioni guariti e 67.894 persone decedute. Nel resto del mondo, si parla di 75,5 milioni di casi Covid-19, di cui 42,6 milioni guariti e 1,67 milioni di persone decedute. Numeri importanti, che sperano soltanto nell’arrivo del vaccino – si parla di gennaio 2021 in Italia – per provare a bloccare l’intensificarsi dei contagi.

Quali saranno quindi le nuove regole da seguire? Nei giorni festivi e prefestivi – 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio – tutta l’Italia sarà in “zona rossa”, con un’importante novità: la possibilità di uscire di casa per andare a far visita a parenti e amici.

In quest’ultimo caso, però, lo spostamento è consentito a sole due persone (esclusi i 14enni) per una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le 5 del mattino e le 22 di sera; inoltre, si potrà andare verso una sola abitazione all’interno della medesima regione. Nel concreto: chi andrà a pranzo dai nonni il giorno di Natale, non potrà spostarsi lo stesso giorno a cena dai cugini.

Restano, poi, le norme attuate in precedenza per la “zona rossa”: i negozi al dettaglio restano chiusi (ad eccezione di alimentari, farmacie e parafarmacie) così come bar e ristoranti, ma sarà consentito l’asporto fino alle 22 e gli ordini a domicilio senza limitazioni di orario.

Per quanto riguarda invece i giorni 28,29,30 dicembre e il 4 gennaio tutta l’Italia si troverà in “zona arancione”. Gli spostamenti tra comuni sono, quindi, vietati ma saranno consentiti quelli dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti che si trovano a una distanza non superiore di 30 km l’uno dall’altro. In ogni caso, sarà vietato lo spostamento verso il capoluogo di provincia.

Così come in “zona rossa”, anche in “zona arancione” resta il coprifuoco alle 22 e le limitazioni per negozi al dettaglio, bar e ristoranti.

Durante la conferenza stampa, il premier Conte ci ha tenuto a precisare: «Un sistema liberaldemocratico non manda la Polizia in casa, a meno che non ci una flagranza di reato». E ha proseguito aggiungendo: «Noi non entriamo nelle case degli italiani, è un decreto concepito come limite alla circolazione. Si esce con l’autocertificazione».

Allo stesso tempo, però, il Presidente del Consiglio ha parlato della possibilità di verificare – con un «incrocio» delle autocertificazioni – se in una casa ci sono più di due persone non conviventi.

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