Fase due, Solinas riapre subito attività per servizi alla persona, abbigliamento e gioiellerie

«Le attività commerciali e artigianali della Sardegna devono ripartire – ha dichiarato Solinas nel corso del consueto punto stampa–. Alcune tipologie di esercizi, come è noto, avrebbero già potuto riprendere le loro attività in base all’Ordinanza n.20 del 2 maggio, come è accaduto in alcuni Comuni tra quelli per i quali è stato calcolato un indice RT inferiore allo 0,50. Ma, preso atto delle incertezze dei dubbi interpretativi manifestati da alcuni Sindaci, ho ritenuto necessario assumere direttamente l’iniziativa per la ripartenza».

«Ho firmato una nuova Ordinanza con la quale sarà consentita la ripresa immediata di attività commerciali e artigianali per la cura della persona, parrucchieri, centri estetici, gioiellerie, profumerie. I Sindaci che valuteranno non sussistere le condizioni di sicurezza necessarie, potranno con una loro ordinanza vietare le attività nel proprio Comune». Con queste parole il Presidente della Regione, Christian Solinas, ha annunciato la riapertura di molte attività ancora chiuse dopo il lockdown imposto dal Governo nazionale a causa dell’emergenza coronavirus. 

Inoltre, da lunedì 18 maggio non sarà più necessaria l’autodichiarazione per spostamenti tra i Comuni dell’intera regione.

Il Presidente della Regione ha poi fatto un passo indietro, tornando sulle polemiche sorte nei giorni scorsi a proposito dell’indice di contagio: «I dati sono stati calcolati e avvalorati dal nostro Comitato tecnico-scientifico, i cui componenti hanno più volte fatto chiarezza anche attraverso gli organi di stampa. 245 comuni sardi hanno un indice di contagio pari a zero. Questo dato è chiaro e non si presta a interpretazioni, la classificazione “non calcolabile”, come ampiamente spiegato, significa che in quei territori non vi era stata alcuna circolazione virale. Il limite dello 0,50 fissato dalla Regione è peraltro largamente inferiore al parametro precedentemente individuato dal Governo, che è dell’1%».

Un nuovo provvedimento, dunque, che nelle intenzioni del Governatore sardo potrà fugare ogni residuo dubbio, ferma restando la possibilità di ciascun Sindaco di proibire le riaperture con una propria specifica ordinanza. «Useremo responsabilità e prudenza – ha sottolineato Solinas – ma dobbiamo evitare che le nostre attività commerciali e artigianali soccombano».

Per quanto riguarda i trasporti – si legge nella nota della Regione – dal 18 maggio è prevista la riapertura dell’aviazione generale, primo step della ripresa graduale dei collegamenti aerei e marittimi. È in corso un confronto con tutti i soggetti del sistema trasportistico e con il Comitato tecnico-scientifico per definire una road map che punta – compatibilmente all’andamento degli indicatori di diffusione epidemiologica – ad una riapertura più ampia a partire dal 1 giugno con i voli in continuità territoriale da Alghero e Olbia per Roma e Milano; dal 15 giugno potrebbero invece riprendere tutti i voli nazionali e dal 25 giugno verrebbero ripristinati i collegamenti internazionali. La ripartenza del traffico aereo andrà di pari passo con nuove regole sanitarie di controllo dei passeggeri, che potranno prevedere l’istituzione di una sorta di “passaporto sanitario” o di un protocollo di controlli all’ingresso che garantiscano piena sicurezza, anche alla luce di una accelerazione che in campo nazionale e internazionale stanno registrando le procedure di liberalizzazione dei tamponi effettuati in laboratori convenzionati o con altri sistemi di esame molecolare rapido, che la Regione sta valutando con il proprio Comitato Tecnico Scientifico.

«Entro venerdì – ha dichiarato il Presidente Solinas – forniremo indicazioni più dettagliate sulla prossima riapertura delle nostre spiagge, tenendo conto del disciplinare fornito da Inail e Iss che andrà adeguato alle esigenze di una regione come la nostra, che vive di turismo. Ci confronteremo anche con gli operatori del settore, ma fin da oggi posso assicurare che l’accesso alle spiagge libere resterà gratuito».

Ecco il testo integrale dell’Ordinanza n. 22 della Regione Sardegna.

a cura della redazione

fonte: Regione Autonoma della Sardegna

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