L’ambasciatore israeliano: “In Galilea trovata città nuragica”. Il linguista Porcheddu: “I toponimi sono compatibili con la lingua sarda”

Pozzo Santa Cristina

Durante la recente visita in Sardegna l’ambasciatore israeliano Dror Eydar ha parlato di una importante scoperta che riguarda i nostri avi. Un team di archeologi impegnati nel Monte Carmelo in Galilea ha portato alla luce una città costruita con elementi architettonici molto simili a quelli nuragici. Qualora confermata sarebbe un’ulteriore prova della presenza delle antiche popolazioni sarde in medio oriente già nel dodicesimo secolo avanti Cristo. Infatti metalli come piombo o argento provenienti dalla Sardegna sono stati già rinvenuti in diverse località israeliane, così come il rame del Negev è stato trovato ad esempio a Orroli, Ballao e Ossi.

Gli intensi rapporti tra medio oriente e Sardegna erano già stati dimostrati da numerosi studi, in primis quelli del Prof. Ugas e dell’archeologo Adam Zertal, ma una eventuale conferma di un’intera città nuragica permetterebbe di sviluppare nuove ipotesi sul reale ruolo nel Mediterraneo degli antichi abitanti dell’isola.

L’esperto di linguistica sarda Bartolomeo Porcheddu, che da anni conduce una ricerca sulla toponomastica nelle coste mediterranee, commenta la scoperta dichiarando quanto segue:

“Durante una mia ricerca sulle origini dell’Àrdia, individuai proprio nel Monte Carmelo, luogo dove è avvenuta la scoperta, il toponimo Bàrdia. I Filistei, chiamati localmente Pelistim, altro non erano che i Sardi-Pellasgi, così denominati per via del loro abbigliamento di pelle conciata, avvolta nella vita, chiusa posteriormente a “V” come un moderno “Frac”.

A mio avviso, i Sardi conquistarono e colonizzarono i territori palestinesi ben prima dell’Età del Bronzo, dal momento che hanno rinominato buona parte della toponomastica locale, che ancora oggi sopravvive. La Bibbia è una fonte incredibile di informazioni e ci dice che tutte le città sul mare appartenevano ai Filistei-Pellasgi. «Guai agli abitanti della Costa del Mare! La parola del Signore è contro di te, Canaan, paese dei Filistei» recita il Libro di Sofonia. «La costa del mare apparterrà alla casa di Giuda» continua Sofonia.

Palestina è il nome dedicato alla divinità di Pale, la dea protettrice dei Pastori, che aveva preso il nome dalla Paza, Palla o Padda, ossia la Paglia che alimentava il bestiame. Gli israeliani ora sanno che i Pelistim-Pellasgi eravamo noi Sardi e giocano a carte scoperte”

Alla luce di quanto emerso il Presidente Solinas dovrebbe cogliere l’occasione per rafforzare la cooperazione con gli israeliani e, contestualmente, chiedere al Governo italiano l’inserimento nelle scuole sarde della Cultura e della Lingua sarda come materie obbligatorie di studio.

Bartolomeo Porcheddu in una recente conferenza

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