Uta-Villaspeciosa. L’irrigazione della valle del Cixerri è finalmente realtà!

 

il Dott. Paolo Podda (a sinistra)

 

a cura di Giuliana Mallei

 

Era il lontano 1978 quando l’Ente Autonomo del Flumendosa avanzò un progetto molto ardito da realizzarsi nel comprensorio irriguo denominato “Uta nord”; ottenuta l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Cassa per il Mezzogiorno, i lavori ebbero inizio solo nel 1981 e terminarono nel 1984. La sottoscrizione dell’atto di collaudo avvenne nel settembre del 1985, tuttavia in questo documento si afferma che si è impossibilitati ad effettuare prove di pressione sulle condotte, in quanto l’energia elettrica non era stata allacciata; pertanto il distretto irriguo denominato “Uta nord” non ha mai iniziato la sua attività anche perché la diga di alimentazione, quella di Genna Is Abis, meglio nota come diga del Cixerri, è stata invasata nel 1991, quindi oltre all’energia elettrica, nel 1985, mancava pure l’acqua.

Negli anni si sono succeduti numerosi lavori di adeguamento, riguardanti il sollevamento dello sbarramento sul Cixerri, e anche la condotta di interconnessione per rifornire il lago Corsi, in agro di Iglesias.

L’Assessore dott.ssa Murgia e il Presidente del CBSM dott. Perra alla conferenza stampa

Si deve giungere all’aprile del 2019 per vedere una svolta concreta. Infatti, la Direzione Generale dei Lavori Pubblici -Servizio Opere Idriche e Idrogeologiche dispone la riattivazione del  comprensorio irriguo “Uta nord” e, al contempo, ne assegna la gestione al Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale. Nel dicembre dello stesso anno viene sottoscritta una convenzione contenente le linee guida per l’utilizzo delle risorse e la manutenzione dell’impianto.

Il resto è storia contemporanea, oggi 25 marzo 2022 ha avuto luogo una conferenza stampa proprio presso la diga del Cixerri: il Presidente del CBSM, dott. Efisio Perra, ha illustrato, alle personalità e agli agricoltori ivi convenuti il sistema che andrà ad irrigare tutti i terreni agricoli della valle del Cixerri. Una vera manna per il settore agricolo che finalmente potrà contare sull’apporto di acqua per la coltivazione, senza più dover fare affidamento ai pozzi artesiani. Degno di nota è il notevole risparmio: per ogni ettaro il costo è di 200 euro annui, contro i circa 1500 euro ad ettaro, annuali,  con l’utilizzo di un pozzo; infine il CBSM fornisce acqua di ottima qualità.

Tra le personalità sono presenti l’Assessore Regionale all’agricoltura, dott.ssa Gabriella Murgia, il sindaco di Uta, Giacomo Porcu e il sindaco di Villaspeciosa Gianluca Melis, padrone di casa, poiché la diga sorge in territorio di Villaspeciosa.

L’auspicio è quello di vedere in funzione l’impianto quanto prima e di poter estendere la rete di distribuzione dell’acqua anche verso Decimoputzu, Vallermosa, Villasor e Decimomannu. Senza ombra di dubbio, il traguardo raggiunto oggi è merito della determinazione e della grande professionalità di chi lavora nel CBSM, dietro la sapiente guida del dott. Perra; ci sia però consentito affermare che buona parte del merito appartiene al dott. Paolo Podda, speciosese doc, che ha energicamente lavorato affinché il progetto si concretizzasse al più presto.

 

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