San Marco Assemini, il Presidente Stara: «Soddisfattissimi di questo anno in Eccellenza»

A tu per tu con il Presidente della San Marco Assemini 80: «Siamo stati in grado di farci valere. Peccato per lo stop forzato»

 

di Elena Accardi

 

Mentre la Serie A torna in campo per concludere il campionato 2019/2020, tutti i tornei di calcio dilettantistici sono stati ufficialmente chiusi. Promozioni e retrocessioni verranno decretate in base al posizionamento delle squadre al momento dello stop. Anche la San Marco Assemini 80 quindi conclude il suo primo anno di Eccellenza regionale: 32 punti e settimo posto per gli asseminesi che guadagnano la salvezza e già pensano al prossimo anno. I Leoni sono ambiziosi e, se quest’annata è servita (almeno inizialmente) per lo studio della categoria, dal prossimo campionato si combatterà con il coltello tra i denti fin dalla prima partita. Al presidente Stara e alla sua società non manca di certo la volontà di ottenere qualcosa di grande e tutti insieme sognano di poter puntare sempre più in alto. Abbiamo fatto due chiacchiere proprio con il Presidente Sandro Stara, ripercorrendo la stagione appena conclusa e commentando le decisioni prese in merito alla non ripresa del calcio dilettantistico regionale.

Presidente Stara, vi aspettavate una chiusura forzata del campionato o, vista la ripresa della Serie A, speravate di tornare in campo anche voi ?
Sì, eravamo quasi certi che non avremmo ripreso perché non avremmo potuto garantire il rispetto del protocollo; non ha nessun senso disputare delle gare a porte chiuse nel mondo del dilettantismo. Il calcio regionale vive grazie al calore del pubblico quanto quello professionistico, forse anche di più. Senza spettatori anche il clima tra i giocatori sarebbe stato più cupo. Credo sia corretto non riprendere.

Avete chiuso l’anno al settimo posto con 32 punti. Cosa pensa di questo traguardo? Si poteva far meglio o siete soddisfatti?
Direi che il risultato non è male, anche perché molti ci davano per spacciati prima ancora di iniziare la stagione. Anzi, se posso esagerare, direi che siamo soddisfattissimi visto l’andamento del girone di ritorno, anche se si è fermato tutto nel nostro momento migliore. Probabilmente avremmo potuto fare qualche punticino in più, ma ci accontentiamo. L’Eccellenza è una categoria difficile e noi, pur essendo al primo anno, siamo stati in grado di farci valere.

Quindi se il campionato fosse proseguito, crede sarebbe stato possibile raggiungere la zona play-off?
Direi di sì, sia perché sono una persona molto positiva sia perché il nostro cammino è stato davvero notevole. E poi siamo un gruppo super affiatato di dirigenti, tecnici e giocatori fantastici. Questo nostro essere così uniti ci avrebbe sicuramente portato in alto.

 

 

La squadra come ha preso lo stop definitivo del torneo?
Non tanto bene, visto il nostro buon momento. Loro avevano e hanno tanta voglia di giocare, stare lontani dal campo non è facile. Ma giustamente anche i ragazzi sanno bene che non c’erano le condizioni per andare avanti e hanno accettato le disposizioni, nella speranza di poter disputare la prossima stagione in tutta tranquillità.

Quali progetti ci sono per l’anno prossimo? Si lavorerà per tentare la scalata in D?
La pandemia ha fermato un po’ tutto, anche i lavori che pensavamo di fare, anche se alcuni dirigenti si sono messi comunque all’opera per iniziare a progettare il prossimo campionato. Cercheremo sicuramente di migliorarci e di portare in alto il nome della città di Assemini, con la speranza di disputare le partite casalinghe proprio nel nostro paese. Per la Serie D… chissà!.

 

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