Villasor. Intervista a EFISIO PISANO, candidato sindaco lista civica “LIBERI PER VILLASOR”

 

 

 

di Luigi Palmas

 

Efisio Pisano, 72 anni, ex sindaco in precedenti mandati amministrativi, è il candidato sindaco della lista “LIBERI PER VILLASOR” che si contrapporrà alla lista del sindaco uscente Massimo Pinna.

 

Lei appartiene, o rappresenta, un Partito politico? Se si, quale? Da quali ideologie politiche è composta la sua lista?

La lista è una lista civica. I componenti penso abbiano preferenze politiche che vanno dal centro-destra al centro-sinistra, sia moderate di centro.

Le due liste in campo sono di centrodestra: quali differenze ideologiche tra la Sua e la lista antagonista?

La lista “Liberi per Villasor” è una lista civica, non ha marchi di appartenenza ma è aperta agli elettori che sognano di essere liberi di scegliere da chi farsi amministrare, sognano di non essere controllati nelle frequentazioni politiche e sognano di essere liberi di esprimere i loro pensieri e le loro idee. Sognano, inoltre, proposte di programmi realizzabili fatte da chi ha dimostrato di avere il curriculum per poterli realizzare.

Sembra che in tutte e due le liste ci siano componenti del PD. Come mai queste presenze?

Sì, nella nostra lista “Liberi per Villasor” ci sono diversi candidati che liberamente manifestano interesse per la sinistra e per altre aree moderate e costituzionali.

L’altra lista, quella guidata da Pinna, penso avesse un referente di sinistra e quei voti siano stati contati. Ora non saprei. Certo è che noi abbiamo aperto a quei cittadini che hanno la necessità di ritrovarsi in un laboratorio di idee che dia a tutte le appartenenze, e a chi ha la curiosità di avvicinarsi alla politica, la possibilità di partecipare e condividere lo svolgersi del percorso amministrativo.

Come mai la Sua lista è composta solo da 13 candidati, anziché da 16?

Perché le liste dei comuni sotto i 15 mila abitanti possono essere composte da un minino di 12 a un massimo di 16.

Sono 13 ed è già un miracolo per il poco tempo a disposizione. Chi ha deciso di “esporsi”, come ormai si usa dire a Villasor, lo ha fatto con dignità e tanto coraggio, perché così facendo si sono creati i presupposti perché ci sia un’opposizione consiliare, qualsiasi sia il risultato finale.

Nessuna lista di centrosinistra, né del PD. Secondo Lei quali motivazioni, quali cause?

Non conosco né le motivazioni né le cause, so però che votando la nostra lista troveranno poi nuove motivazioni e serenità per riunire il partito e ridiventare riferimento per quei cittadini che, solo momentaneamente, parteciperanno all’attività politica orfani del simbolo. Stesso discorso vale per gli altri partiti.

Si potrebbe ipotizzare, anche per questi motivi, una larga astensione dal voto?

Non penso.

Lei è stato Sindaco di Villasor per dieci anni, ed è stato protagonista di  eventi che hanno inciso nella vita dei cittadini di Villasor:

Si è vero, sono stato protagonista di eventi, avendo sempre come obiettivo il bene della comunità.

 

 

Abbanoa: la sua amministrazione ha scelto di non lasciare il Comune autonomo, come altri Comuni della Sardegna, per es. Serramanna, non potenziando quindi l’approvvigionamento di acqua nella rete con pozzi della pineta comunale “Su Padru” per rendere sufficiente ed autonomo l’utilizzo dell’acqua da parte dei cittadini di Villasor.

Nell’autunno del 2006, ricevute le direttive regionali, l’amministrazione, valutando all’istante che non c’erano i presupposti per fare barricate, immediatamente le ha applicate. Da quando in qua essere un amministratore che persegue i principi di efficienza, efficacia e economicità è diventato un difetto? I 28 sindaci dei comuni che non hanno aderito ad Abbanoa si sono poi riuniti nel comitato GASI (Gestioni Autonome Servizio Idrico) per stabilire un percorso con cui arrivare alla giusta soluzione per ciascuno.

Compare poi l’Ente di Governo d’Ambito della Sardegna (EGAS), l’Ente regolatore del Servizio idrico integrato regionale, Istituito con la legge regionale n.4 del 4 febbraio 2015.

Una nuova legge (La legge 221 del 28 dicembre 2015) stabilisce quali e quanti comuni sardi, fra quelli che attualmente non fanno parte del sistema idrico integrato, potranno continuare ad avere un approvvigionamento autonomo e quali, invece dovranno confluire in Abbanoa.

Molti Comuni, dopo l’adesione, sono stati indennizzati da Abbanoa perché la Società ha utilizzato i loro impianti con gli investimenti propri già fatti. Villasor aveva nel tempo investito 500 milioni di lire con fondi del suo bilancio ma non ha ricevuto nessun indennizzo per la propria condotta foranea e i pozzi ceduti.

Quali sono stati i motivi di questa decisione a causa della quale i cittadini pagano per il consumo dell’acqua cifre esorbitanti?

L’adesione è stata eseguita nel rispetto di tutte le direttive e valutati e tutelati tutti gli interessi dell’ente comune. I cittadini pagano tariffe identiche agli altri comuni che aderiscono ad Abbanoa. Se siano esorbitanti o meno non spetta a me dirlo.

Ferrovie: perché ha accettato, a differenza di molti Comuni, es. Serramanna, che il Paese venisse diviso in due tronconi separati, con un unico cavalcavia di collegamento, molto distante dall’abitato, tra l’altro inadeguato e non completato?

Ho accettato tutto quello che era contenuto nell’accordo da me firmato e approvato all’unanimità in consiglio e che riguarda lo spazio temporale della mia consiliatura sino a giugno 2007. Del dopo non ho titoli per rispondere.

Zuccherificio: perché non si è opposto alla sua chiusura e alla conseguenza della perdita di 5.000 posti di lavoro totali? Perchè non ha appoggiato tutte le forze sociali e politiche che si opponevano alle scelte sciagurate di quel Governo di centrodestra, Ministro dell’ Agricoltura Alemanno, come hanno fatto in altre Regioni d’Italia?

Non mi sono opposto perché non sono Don Chisciotte. Però al Ministero dell’Agricoltura era presente il sottoscritto in qualità di sindaco, l’assessore regionale all’Agricoltura e i rappresentanti sindacali, che in maniera unitaria cercavano le migliori soluzioni per risolvere la crisi e salvare i posti di lavoro dei dipendenti.

 Palazzina Zuccherificio: occupazione abusiva-ghetto…

Qui c’è stato un finanziamento della Regione di 500 mila euro, aumentati a 900 mila, non utilizzati, con cui si poteva, tra l’altro, risolvere il problema delle case alternative per gli occupanti.

Perchè non si è intervenuti in tempo e con decisione per risolvere il problema?

La mia risposta a questa domanda non è dura ma è durissima ed è breve: premesso che io dal giugno 2007 non sono più il sindaco non posso fare altro che indignarmi per gli anni in cui si è percepita l’assenza degli amministratori in questa situazione. La mia candidatura è forse l’ultimo tentativo per cercare di risolvere anche questo problema, anzi questo dramma.

 Casa Forte o Castello Siviller: è chiuso e ha strutture deteriorate.

L’amministrazione Pisano ha lasciato un gioiello, più risorse per il primo piano e altrettante per annessi rustici. A seguire anni senza manutenzioni ordinarie.

Auditorium Comunale: è stato costruito durante l’amministrazione che ha preceduto la sua.

Errore. Ho trovato il progetto ma non era stato pagato, lo abbiamo saldato riconoscendo un debito fuori bilancio. Era posizionato dentro l’area della scuola e noi abbiamo invece scelto di comprare le aree esterne e con un mutuo di un miliardo di lire lo abbiamo edificato. non è stato completato ed è andato progressivamente in rovina, con enormi danni. Certo, come gli altri beni, abbandonati.

Mercato civico XXV aprile: non è stato mai aperto ed è in rovina.

Sicuramente sì. E ha ospitato un progetto taroccato.

Le Case campidanesi acquistate dalla sua amministrazione non sono utilizzate e Casa Matta è in rovina.

Certo che sì. Sono state spese utili per la comunità Spese utili e intelligenti. Finanziate per comprarle, finanziate per ristrutturarle, finanziate per completarle.

Convento Cappuccini.

Lasciammo un tesoro.

Il piano inferiore non è stato mai utilizzato ed è chiuso con all’interno mobili nuovi importanti accatastati…

È 15 anni in quelle condizioni.

Quali sono prioritariamente le sue responsabilità in tutti questi contesti oltre quelle di tutte le altre amministrazioni succedutesi?

Le mie responsabilità sono quelle di essere stato un amministratore che puntava all’eccellenza ma in un’epoca sbagliata.

La scelta degli Assessori nella sua Giunta, nel caso dovesse essere eletto Sindaco, sarà determinata dal maggior numero dei voti dei consiglieri eletti o piuttosto dalle loro competenze e capacità specifiche?

Gli assessori saranno i candidati più votati.

programma lista civica Pisano Villasor

 

3 pensieri riguardo “Villasor. Intervista a EFISIO PISANO, candidato sindaco lista civica “LIBERI PER VILLASOR”

  • 10 Giugno 2022, 14:55 in 14:55
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    L’ex sindaco Pisano,ha lasciato un segno indelebile riguardo alle opere realizzate e quelle che avrebbero dovuto completare ma ,che non sono stati all’altezza i suoi successori.
    DISPIACE sentire voci che circolano da parte aversa:sono solo menzogne o diffamazione da parte di chi non riesce ad argomentare..Non posso che esprimere il mio sostegno al candidato Sindaco Pisano per le sue capacità amministrative che ha dimostrato.

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  • 8 Aprile 2023, 15:01 in 15:01
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    Lo dico a cuore aperto sindaco pinna incapace su tutto.non e possibile contestargli niente , non ha combinato nulla!!!!

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  • 8 Aprile 2023, 15:07 in 15:07
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    Sta spiando la strada x le regionali mentre il paese è pieno di buche e sporco quando non è capace si ritiri.non c’è lo con lui ma per il suo non operato non può stare in un centrodestra io ho portato il cdestra a Villasor non qualche ass di centrosinistra

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