Villaspeciosa. Gianluca Melis si ripresenta per un nuovo mandato

 

 

di Brice Grudina

 

Gianluca Melis, 50 anni, sindaco uscente del Comune di Villaspeciosa ci riprova e si ripresenta davanti ai suoi concittadini dopo aver amministrato nell’ultimo quinquennio.

Un’amministrazione, quella passata, dove è successo un po’ di tutto: iniziata nel 2018, vedeva due liste ben definite e contrapposte: da una parte, quella vincente, “Crescere in Democrazia”del sindaco Gianluca Melis e del suo vice Elio Mameli, dall’altra la lista di Alice Aroni , “Noi ci siamo”, che perse per soli 85 voti.

A metà mandato il colpo di scena con il terremoto istituzionale che portò il sindaco Melis a silurare il suo vice Elio Mameli, politico navigato ed ex sindaco delle ultime tre legislature, anche se quest’ultimo non passerà mai all’opposizione e continuerà a sostenere la maggioranza volta per volta.

Nel frattempo i consiglieri di minoranza della capogruppo Alice Aroni si accorgono di avere più un punto d’accordo con la maggioranza e iniziano un dialogo che è sfociato in un accordo elettorale completo, tanto è vero che oggi si presentano agli elettori uniti con una nuova coalizione, mentre Elio Mameli, per tutta risposta, presenta una lista tutta sua: le strane alchimie della politica!

Signor sindaco, si è pentito di aver sollevato dall’incarico il suo vice Elio Mameli?

Direi di no, la situazione si era piuttosto ingarbugliata e si è reso necessario.

Però è stato scelto proprio da lui come suo successore, è stato un po’ il suo mentore.

In verità i miei mentori sono stati mio nonno Giulio Melis (primo sindaco di Villaspeciosa nel dopoguerra) e soprattutto mio zio Giampiero Melis che mi ha letteralmente contagiato l’amore e la passione per la politica. Per quanto riguarda  Elio Mameli ammetto che il suo allontanamento mi è un po’ dispiaciuto ma si è reso necessario perché si era rotto il rapporto personale, addirittura non ci si salutava più, e mi ha accusato di incapacità e inerzia, usando parole piuttosto dure, per usare un eufemismo.

Come è stato il passaggio da assessore a sindaco?

Direi che è tutta un’altra cosa. Il sindaco di un comune come il nostro, che conta quasi 2600 anime, diventa quasi il padre di una famiglia al quale si rivolgono tutti: dalle cose più importanti alle piccolezze e tutti chiedono una soluzione. Ho sempre cercato di accontentare tutti e di risolvere qualsiasi problema.

Alcuni la accusano di aver fatto poco per Villaspeciosa e di aver vissuto di rendita con i progetti già pronti e redatti dalla precedente amministrazione.

Chi dice questo non conosce la macchina amministrativa, oppure lo dice maliziosamente. Gli addetti ai lavori e tutti quelli che dedicano il proprio tempo alla politica, sanno benissimo che in un quinquennio puoi programmare, ideare un’opera ma per vederla realizzata intercorreranno almeno 3\4 anni. Certo, alcuni lavori realizzati adesso sono frutto di progetti che avevamo già trovato e  per i quali ho contribuito anch’io quando ero assessore della Giunta Mameli. In questi cinque anni, però, la mia amministrazione non è rimasta a guardarsi le mani e ha preparato altri progetti che vedremo realizzati nei prossimi anni. Ecco perché dico sempre che l’attività e l’intraprendenza di un sindaco la si vede nell’arco di due legislature.

Quali sono i vostri nuovi progetti.

Le posso dire che il nostro piano per le Opere pubbliche prevede progetti per una cifra che ammonta a 8 milioni e 500mila euro. I progetti più importanti riguardano le strade di cui, con un finanziamento di 500mila euro, si prevede la messa in sicurezza, e la realizzazione dei marciapiedi delle strade via san Sebastiano, via Scuole e di altre strade urbane e del PIP; poi completeremo la casa degli anziani (dove abbiamo stanziato altri 650mila euro in aggiunta al primo finanziamento di 735mila euro); ristrutturazione della palestra comunale (finanziamento da 330mila euro); un nuovo campo di calcio in erba sintetica (finanziamento di 1 milione e 250 mila euro); un progetto per un secondo svincolo sulla SS 130. E tanti altri progetti che renderanno il nostro paese più moderno e funzionale. Ma non dimenticherei quello che abbiamo fatto nel sociale, soprattutto nel periodo covid, con sostegni importanti alle famiglie; nella cultura, dove abbiamo rilanciato il teatro (chiuso da tempo memorabile o aperto solo per sporadiche iniziative) con iniziative di alto spessore come il festival letterario, la musica classica e ben 22 spettacoli teatrali su Gramsci, Maria Carta, Grazia Deledda e tanti altri, che hanno gremito gli spalti.

Torniamo ad oggi: com’è nata la coalizione con la consigliera Alice Aroni?

è nata in modo naturale: a metà legislatura abbiamo visto che avevamo molti punti in comune e siamo andati avanti con un patto non scritto, ma leale e costruttivo. Siamo giovani e con idee innovative e questo non può che essere positivo per le sorti del nostro paese.

Parliamo adesso della lista dove presentate un nuovo simbolo e nuovi candidati consiglieri.

Il simbolo della stretta di mano rappresenta un accordo tra persone che si uniscono per il bene del nostro paese e fanno un patto con i cittadini. La lista vede l’uscita di alcune persone come l’ex assessore alla Cultura Claudia Sedda, che ha fatto una scelta personale e vuole realizzarsi dal punto di vista professionale. A me dispiace molto perché è molto competente e ha svolto un ottimo lavoro. Nel contempo c’è un rinnovo della lista con l’ingresso di Ornella Casti, Emanuele Podda, Martina Escana, Mauro Orrù, Paolo Follesa, Andrea Mattana, Massimo Mameli, Maurizio Vincis e Alice Aroni.

In caso di riconferma ha già in mente dei nomi per la nuova Giunta?

No, l’unico punto fermo sarà la nomina a vicesindaca di Alice Aroni; il resto sarà deciso in modo collegiale. Di sicuro questo sarà il mio ultimo quinquennio, poi lascerò, come è giusto, il passo ad altre persone. Dieci anni di amministrazione sono il tempo giusto per programmare, progettare e realizzare. Poi deve subentrare un’altra persona con nuove idee, nuovo entusiasmo e voglia di fare. Il mio successore? C’è tempo e vorrei che fosse uno di questi ragazzi che stanno iniziando questa avventura amministrativa con noi.

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