FUOCO contro il FUOCO
di Bruno Manca
Qualche tempo fa ho seguito un documentario sull’attività dei Vigili del Fuoco della Florida (USA).
In Florida si fa una efficacissima prevenzione nei mesi di aprile e maggio con squadre attrezzatissime che appiccano il fuoco in modo scientifico in condizioni di vento favorevole.
Tale accurata programmazione crea fasce di terreno bruciato dove qualsiasi successivo incendio si ferma inesorabilmente.
Questo sistema crea un risparmio in termini di costi antincendio: risparmio di beni, risparmio di vite umane, salvaguardia del bestiame, salvaguardia della ricchezza boschiva.
In un corso di sopravvivenza ho imparato che se ti vuoi salvare dal fuoco puoi a favore di vento, a 100 -200 metri dal fronte delle fiamme che ti stanno raggiungendo, appiccare un tuo incendio volontario e le pericolose fiamme verranno fermate proprio dal terreno da te bruciato.
Ovviamente è un esempio di scuola.
Il principio secondo me va studiato, programmato e applicato, ma questo va fatto in modo preventivo nei mesi di aprile o maggio e non più tardi.
Certo, queste sono operazioni per professionisti, ma nel nostro piccolo possiamo fare opere di prevenzione, molto spesso risolutive.
In questi giorni a Decimo, ma anche nei paesi limitrofi, si sono già verificati alcuni roghi pericolosissimi e molto vicini ai centri abitati, con fumi e fiamme altissime che hanno ammorbato l’aria e hanno richiesto mezzi e uomini per spegnere gli incendi.
E tutto questo non è dovuto alle alte temperature o all’autocombustione; purtroppo tutto ciò è principalmente dovuto alla mancata prevenzione (tra l’altro disciplinata da un’ordinanza comunale che ti impone di pulire i terreni entro il 31 maggio), infatti se si fa una capatina verso le nostre periferie si può constatare che molti terreni, di privati ma talvolta anche delle pubbliche amministrazioni, non sono stati ancora puliti da rovi, sterpaglie ed erbe spontanee: io penso che oltre all’osservanza delle leggi vigenti serva un po’ più di senso civico e responsabilità.