L’anime ambientato in Ogliastra e mai giunto in terra sarda: il curioso caso di Tottoi (Il segreto della foca)

Il frame iniziale del film d’animazione Tottoi (The secret of the seal) diretto da Norifumi Kiyozumi (1992).

Era l’anno 1990 quando in Giappone la Nippon Animation, casa di produzione di anime famosi come quello di Heidi e di Vicky il vichingo, decise di produrre un film d’animazione basato su un romanzo del pluripremiato Gianni Paduan dal titolo Tottoi.

Tottoi non è altro che la storia di un giovane quattordicenne, Giovanni Antonio detto Tottoi, che, dopo la prematura scomparsa della madre, si trasferisce a Dorgali assieme al padre e alla sorellina. Qui, durante un’escursione nella grotta del Bue Marino, avvista per la prima volta una foca monaca, esemplare dichiarato estinto dagli abitanti del posto. Quest’avvistamento gli permetterà di entrare in contatto con il burbero Nanni Spanu, famoso per aver ritratto l’ultimo esemplare di foca monaca, il quale accetta di riportare Tottoi dentro la grotta. Ed è proprio qui, fra le meravigliose acque di questa cava, che Tottoi incontra un cucciolo di foca che egli ribattezzerà Zabaione. La storia prosegue e l’amicizia fra l’animale e il bambino cresce, finché una sera un ricco mercante americano non decide di catturare Zabaione e la sua mamma foca per rivenderli in uno zoo in Florida. Da questo momento in poi l’obiettivo di Tottoi sarà quello di salvare dalle grinfie dell’imprenditore le due foche e riportarle a uno stato di quieto vivere.


La locandina del film d’animazione Tottoi (The secret of the seal) diretto da Norifumi Kiyozumi (1992).

È incredibile come Haruhiko Mikimoto e il suo team di disegnatori siano riusciti a ricalcare in maniera eccellente il paesaggio ogliastrino, dalla dovizia dei particolari del costume sardo alla riproduzione perfetta di alcune zone della costa di Cala Gonone. Nonostante ciò, oggi il film risulta essere un po’ stereotipato e conserva quell’idea di una Sardegna fatta di persone rudi e silenziose, ma buone d’animo.

L’anime, che è abbastanza fedele alla versione cartacea dello scrittore velletrese, viene lanciato in Giappone nel 1992 e doppiato in inglese e in lingua spagnola, ma non arriverà mai per via diretta in Italia. La scoperta in Sardegna di questo film inedito nel nostro paese risale al 2012, quando la prima A della scuola media di Dorgali, guidata da Francesco Ticca e Gian Basilio Nieddu, realizza un doppiaggio in italiano del film d’animazione, con alcune parti recitate in dialetto dorgalese. Questa versione ridoppiata, purtroppo, risulta essere difficilmente reperibile in rete; tuttavia, su YouTube è possibile vedere il film completo nella sua versione inglese e spagnola.

 

Maurizio Liscia



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