Riaperture anticipate, lunedì si riparte a Villasor e Villaspeciosa. A Decimoputzu rinvio di sette giorni

Il Sindaco di Villasor, Massimo Pinna, ha disposto con un’ordinanza sindacale la riapertura delle attività commerciali che si occupano di servizi alla persona a partire dalla giornata di lunedì 11 maggio. Dopo due mesi di chiusura forzata, la possibilità di aprire le serrande riguarda inoltre i negozi di abbigliamento e calzature, le profumerie e le gioiellerie. Nello stesso provvedimento, Pinna ha disposto la riapertura del mercatino comunale che si tiene abitualmente ogni giovedì.

«Le aperture sono regolamentate seguendo da parte degli esercenti tutte le norme sanitarie previste negli articoli 23 e 24 dell’ordinanza regionale n.20 del 2 maggio 2020», si legge nel comunicato rilasciato dal primo cittadino. Infine, un richiamo al rispetto delle misure di contenimento: «Il senso di responsabilità, da parte di tutti noi garantirà la rinascita in sicurezza della ripartenza».

Lo stesso provvedimento è stato adottato dal Sindaco di Villaspeciosa Gianluca Melis. La decisione è arrivata dopo il confronto avvenuto tra lo stesso Melis, l’assessore Andrea Gallus e gli esercenti con partita Iva che operano nel territorio di Villaspeciosa. Il Sindaco ha invitato la popolazione al rispetto rigoroso delle linee guida e augurato «buon lavoro a tutti i professionisti e le professioniste che lunedì riprenderanno la regolare attività lavorativa».

Con un lungo comunicato diffuso dal Sindaco di Decimoputzu, Alessandro Scano, i cittadini putzesi hanno appreso il parere negativo alla riapertura anticipata da parte del primo cittadino. Scano ha spiegato di aver considerato tutti i fattori in campo, prendendo la decisione «sofferta e combattuta» di non rilasciare alcuna ordinanza di riapertura anticipata. Tuttavia, non è escluso che qualora dovessero arrivare maggiori garanzie da parte degli enti competenti, la decisione di attendere fino a lunedì 18 potrebbe essere rivista.
Il Sindaco ha indicato tra le motivazioni che hanno determinato la sua decisione la mancanza delle linee guida, attese da INAIL e Comitato tecnico-scientifico non prima di lunedì prossimo. Un altro elemento di incertezza riguarda l’indice di trasmissibilità del virus, conosciuto ai più come valore Rt. Anche Decimoputzu rientra tra i comuni per i quali il valore non è calcolabile.
Inoltre, il primo cittadino ha fatto riferimento alla sentenza del TAR che ha annullato l’ordinanza regionale emanata dalla Governatrice delle Regione Calabria, Jole Santelli, che aveva disposto l’apertura anticipata delle attività commerciali.
Infine, Scano ha dichiarato di aver avuto colloqui informali con gli esercenti putzesi e che alcuni di loro «non hanno ancora terminato di predisporre i locali per garantire le misure di sicurezza».

Nei giorni scorsi, i Sindaci della Città Metropolitana di Cagliari hanno deciso di non emettere alcuna ordinanza per consentire di far ripartire alcune attività in anticipo rispetto alle date stabilite dal Dpcm del 26 aprile. I primi cittadini «pur avendo a cuore la sorte delle innumerevoli piccole imprese per le quali la riapertura è cruciale, nondimeno ritengono che questa decisione debba essere presa nella più totale sicurezza a seguito di un’attenta valutazione dei dati, con il fine prioritario di tutelare la salute di tutti i cittadini». Serrande dunque ancora abbassate per tante attività di Assemini, Decimomannu, Uta e del capoluogo isolano.

Andrea Piras

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