Sardegna, parte la “fase due”. Solinas: «Atto di fiducia verso i sardi»

Il Presidente della Regione Christian Solinas ha emanato in serata una nuova ordinanza che darà il via anche in Sardegna, a partire dal 4 maggio, alla cosiddetta “fase due” dell’emergenza coronavirus. Lo ha annunciato lo stesso Governatore nel tradizionale punto stampa quotidiano trasmesso sulla pagina Facebook istituzionale della Regione Sardegna e sull’emittente Videolina.

Un’ordinanza che, secondo quanto dichiarato da Solinas «è frutto del costante dialogo con gli scienziati del Comitato tecnico scientifico e rappresenta un atto di fiducia nei confronti del Popolo Sardo, che ha dimostrato grande senso di responsabilità nell’osservanza delle precedenti misure restrittive».

«Il virus è ancora presente, e non bisogna abbassare la guardia. –ha dichiarato il Presidente della Regione – Ma c’è l’esigenza di restituire al popolo Sardo la graduale ripresa delle proprie attività personali ed economiche. La serrata, necessariamente prolungata fino ad oggi per proteggere la salute pubblica, ha generato problemi non solo nel tessuto sociale ed economico, ma anche turbato profondamente lo stile di vita e le abitudini cittadini. Occorre, dunque, ripartire, con estrema prudenza e con l’osservanza di norme che assicurino ancora il necessario distanziamento».

Le novità

Ecco dunque le novità e le attività che potranno riprendere dopo l’interruzione causata dall’epidemia di coronavirus.

Da lunedì ci si potrà spostare all’interno del territorio regionale non solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità  o per motivi di salute, ma anche per incontrare i congiunti «purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie».

Si potrà riprendere a fare passeggiate e attività sportiva nel proprio comune; rimane comunque l’obbligo di indossare protezioni individuali e di mantenere la distanza di sicurezza di almeno due metri. Dalle 8.00 alle 20.00, saranno aperti i parchi, le ville e i giardini pubblici, con l’obbligo di mantenere il distanziamento interpersonale di un metro. 

Ristoranti e bar non potranno riaprire al pubblico almeno fino al 18 maggio; fino a quella data e solo su prenotazione, sarà consentito il servizio di asporto senza la possibilità di consumare il cibo in loco.

Riapriranno gli esercizi commerciali che vendono giocattoli e calzature per bambini. Sarà inoltre consentita la vendita commerciale all’ingrosso e al dettaglio di materiali per l’edilizia e la meccanica, di materiale e ricambi per la nautica, di materiali e attrezzature per la manutenzione delle aree verdi e prodotti funzionali alla cura di animali da affezione. Sarà obbligatorio indossare le mascherine all’interno degli esercizi commerciali. 

Ci si potrà spostare verso le seconde case, individualmente o col nucleo familiare convivente, per effettuare operazioni di controllo o manutenzione; non sarà comunque possibile effettuare un trasferimento stabile. Sarà consentito lo spostamento individuale per la manutenzione delle imbarcazioni. Aperti anche gli stabilimenti balneari per le sole attività di manutenzione.

Riapriranno i cantieri di edilizia pubblica e privata e potrà riprendere l’attività di manutenzione delle aree verdi pubbliche e private.

Nuovamente al via l’attività delle agenzie immobiliari, di pratiche automobilistiche e di assistenza fiscale. 

Gli atleti che praticano sport individuali (golf, tiro al piattello, atletica, equitazione, tiro a segno, vela, tennis e simili) potranno riprendere ad allenarsi all’interno dei rispettivi centri sportivi; anche gli atleti del Cagliari Calcio potranno riprendere gli allenamenti all’aria aperta in maniera individuale.

Potranno riprendere le attività di toelettatura degli animali da compagnia, previo appuntamento. Sarà consentita la cura, l’allenamento e l’addestramento di cavalli (individualmente), animali da affezione e da caccia (nelle apposite strutture). Possibile anche tosare gli ovini, raccogliere il foraggio, vendere di semi e fertilizzanti. 

Sarà inoltre consentito effettuare pesca sportiva, subacquea, da terra o a lenza da natante, imbarcazione o nave da diporto.

«Tutte queste attività dovranno ovviamente svolgersi nell’osservanza di regole di distanziamento e di igienizzazione, illustrate nell’ordinanza», commenta Solinas.

Autorizzata, inoltre, la celebrazione dei funerali e, in deroga al contenuto del Dpcm 26 aprile, delle funzioni eucaristiche in chiesa, anche in questo caso con rigide regole di distanziamento sociale. A tale proposito, in serata è arrivata la frenata della CES (Conferenza Episcopale Sarda) con un comunicato: «I Vescovi sardi, pur apprezzando l’attenzione che il Presidente Solinas ha rimarcato nella conferenza stampa di oggi verso l’apertura delle chiese alle ‘celebrazioni eucaristiche’, si riservano di leggere e valutare il testo dell’ordinanza regionale che verrà firmata, tenendo conto che non sono stati consultati precedentemente e che decisioni di questo tipo – precisa monsignor Mura – competono unicamente all’Autorità ecclesiastica».

Un’ulteriore fase potrebbe scattare dall’11 maggio, se i parametri di monitoraggio dei contagi resteranno sotto controllo. Tra una settimana, dunque, potranno essere autorizzate le riaperture delle attività di servizi alla persona come parrucchieri, estetisti e tatuatori. Si apre uno spiraglio anche per gli esercizi di vendita di abbigliamento e calzature, gioiellerie e profumerie, che però dovranno ricevere solo e soltanto su appuntamento e procedere ad adeguata sanificazione dei locali.

Sarà fondamentale il ruolo dei Sindaci. Sarà infatti da tenere sotto controllo il parametro di diffusione del virus “R con T” che dovrà essere, come recita l’ordinanza, uguale o inferiore a 0,5. A tale scopo, ha comunicato Solinas, «dall’8 maggio, a beneficio dei Comuni, sarà pubblicato ogni giorno il parametro R con T». Qualora in un dato Comune dovesse esserci una recrudescenza o nuovo focolaio, i primi cittadini potranno ritirare l’ordinanza e ristabilire la chiusura, mentre si continuerà a lavorare negli altri Comuni.

a cura di Luca Pes

Il punto stampa durante il quale il Presidente Solinas ha illustrato la nuova ordinanza


© video della Regione Sardegna

[Clicca qui per il testo integrale dell’ordinanza]

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