Suppletive 2019, Decimomannu, Assemini e Uta non voteranno: vedi alla voce Rosatellum

di Francesca Matta

Domenica 20 gennaio si vota in Sardegna per le elezioni suppletive. Sono quattro i candidati che correranno per un posto alla Camera dei deputati, in seguito alle dimissioni del deputato assenteista Andrea Mura (M5S).

Per l’area civico-politica di centrosinistra si vota Andrea Frailis, giornalista di Videolina, che nel 2004 si era candidato alle Comunali di Cagliari coi Comunisti italiani; il Movimento 5 Stelle ha scelto Luca Caschili, ingegnere, assessore all’Urbanistica a Carbonia; il centrodestra punta su Daniela Noli, ex dipendente di Forza Italia in Consiglio regionale. Per Casapound, infine, c’è Enrico Balletto, allenatore di pallavolo.

Le urne saranno aperte dalle ore 7 alle ore 23 nel collegio elettorale uninominale Sardegna 01, che comprende: Cagliari, Quartu, Quartucciu, Sinnai, Monserrato, Maracalagonis, Burcei e Villasimius. E proprio questi ultimi due paesi hanno fatto riaffiorare una questione piuttosto bizzarra legata alla nuova ripartizione elettorale voluta dal Rosatellum bis (governo Gentiloni). 

Secondo la legge in questione, infatti, i due centri più piccoli – lontani rispettivamente 50 e 45 km da Cagliari – rientrerebbero nel collegio Sardegna 01, nonostante appartengano alla Provincia del Sud Sardegna. Al contrario, altri centri che rientrano nella Città metropolitana di Cagliari – e si trovano nell’immediata cintura attorno al capoluogo – sono stati collocati nel collegio elettorale di Carbonia, e di conseguenza non potranno partecipare alle elezioni suppletive di domenica. Si tratta di Decimomannu, Assemini, Uta, Elmas, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Capoterra, Pula, Sarroch.

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In sintesi, metà Città metropolitana non vedrà la propria partecipazione a una chiamata alle urne di una certa rilevanza. In primis, perché in Sardegna ci fu un solo precedente nel 2000, quando Giovanni Demurtas – deputato ogliastrino dei Comunisti italiani – morì sulla vecchia statale 125, mentre si recava a portare manifesti elettorali nel Sarrabus. In secondo luogo, le elezioni suppletive di domenica – sebbene poco discusse a livello mediatico per via delle prime pagine travolte dalle Regionali del 24 febbraio – saranno il primo verdetto sul governo in carica. Un giudizio degli elettori sul lavoro svolto finora da Lega e Cinque Stelle.

Non è un caso, infatti, che proprio in questi giorni i due viceministri Di Maio e Salvini siano sbarcati sull’isola per appoggiare sia i rispettivi candidati alle Regionali (Francesco Desogus e Christian Solinas), sia per sondare il terreno sul prossimo voto. Lo stesso ministro dei Trasporti Danilo Toninelli – in Sardegna il 17 gennaio – ha confermato il suo appoggio al candidato alle suppletive Luca Caschili; mentre Silvio Berlusconi – in tour fino al 18 gennaio – ha pubblicamente approvato la candidatura di Daniela Noli. La Lega ha deciso di non prender parte alla corsa e concentrarsi sul “traguardo finale”.

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